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Curiosità

Il bellissimo spettacolo dell’Aurora Boreale

In realtà la sua definizione più corretta è Aurora Polare, a sua volta suddivisa in Boreale o Australe a seconda se se verifica rispettivamente nell’emisfero Nord o in quello Sud, e consiste in un fenomeno di carattere ottico causato dalla interazione di particelle cariche elettricamente, ovvero protoni ed elettroni contenuti nel vento solare, che entrano in contatto con la ionosfera, provocando una sorta di ‘eccitazione’ dei suoi atomi con conseguente emissione di fasci di luce a varie lunghezze d’onda.

Archi e raggi di luce brillantissimi che si estendono anche per centinaia di chilometri squarciando il buio della notte con i loro colori abbaglianti che vanno dal bianco e giallo fino ad arrivare a varie tonalità di verde, ecco come si manifesta un’Aurora Boreale, e la si può osservare sia mentre staziona immobile nel cielo, sia mentre si muove serpeggiando e dando vita ad una serie di onde colorate ed animate; uno spettacolo naturale che varrebbe la pena di essere visto da vicino almeno una volta nella vita, non è poi così impossibile come impresa, bisogna solo mettere in programma un viaggio nella penisola scandinava.

Cenni di storia su questo fenomeno naturale

Prima della notte del 28 Agosto del 1859, data in cui vennero segnalate numerose Aurore in una estesa zona del territorio statunitense, fenomeno che indusse astronomi e scienziati di tutto il mondo ad ipotizzare che fosse causato da lampi ad alta quota o addirittura da riflessi della luce solare sugli icebergs, le idee su cosa fosse in realtà un’Aurora Polare non erano ancora ben chiare, e le ipotesi si susseguivano senza tregua.

Fu per l’esattezza il giorno dopo che l’astronomo inglese Richard Christopher Carrington notò uno strano gruppo di macchie sulla superficie del sole che si erano misteriosamente ingrandite rispetto alle precedenti osservazioni da lui fatte; Carrington scoprì che da tali macchie partiva un fascio di luce bianca il quale era capace di creare a sua volta, viaggiando nell’atmosfera, altri fenomeni elettrici perfettamente visibili ad occhio nudo. L’astronomo inglese si diede ben presto anche conto che, per effetto di questi strani fenomeni, le strumentazioni di ricerca scientifica a sua disposizione subirono alcuni danni dovuti alla presenza di correnti spurie, ed anche le linee telegrafiche furono in qualche modo interessate dal fenomeno.

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Come si manifesta l’Aurora Boreale?

Innanzitutto va detto che per vedere dal vivo una Aurora Boreale bisogna viaggiare verso i luoghi più lontani dell’estremo Nord come Alaska, Norvegia, Svezia, Islanda, Groenlandia, e scegliersi un bel posticino poco illuminato dove assieparsi in attesa che essa si manifesti; in secondo luogo bisogna andarci in un periodo che sia a ridosso di uno dei dueequinozi, ovvero tra Febbraio e Marzo oppure tra Settembre ed Ottobre.

Detto ciò, va anche sottolineato, per chi non lo sapesse, che oltre a generare fenomeni visivi chiaramente percepibili ad occhio nudo, l’Aurora Borealesi manifesta anche con l’emissione di suoni molto simili a dei sibili, che sono delle perturbazioni del campo magnetico terrestre, e che si generano come conseguenza dell’eccessiva ionizzazione dell’atmosfera. Un fenomeno che fin dalle antichità non ha mai smesso di stupire e meravigliare chi lo osserva , ma che alla fine è ancora oggi avvolto da mistero, giacchè non si sono ancora acquisiti sufficienti dati scientifici per poterlo spiegare dettagliatamente.

Consigli utili per vederla dal vivo

Bisogna scegliersi una destinazione dell’estremo Nord, magari Norvegia o Finlandia se proprio non si vuole puntare decisi su Alaska e Groenlandia, dove le temperature saranno certamente molto più proibitive; si consiglia di partire con il giusto equipaggiamento per affrontare questo tipo di viaggio e goderselo senza brutte sorprese, quindi scegliere oculatamente l’abbigliamento è certamente alla base di tutto. La soluzione vincente sarà senza dubbio quella di vestirsi a strati, indossando capi tecnici, ovvero con proprietà termiche capaci di trattenere il calore, a contatto con la pelle, e giacconi ‘waterproof’, in grado invece di repellere acque e nevischio, da indossare invece come strato più esterno.

Cappello di lana, guanti, calzini invernali (un doppio strato è meglio), ed una ‘imbottitura’ di almeno altre due o tre maglie tra quella termica a contatto con la pelle e la giacca a vento; meglio un capo in più che uno in meno! Pare che in Islanda esista un bel posto dal quale poter assistere al fenomeno dell’Aurora Boreale nei mesi compresi tra Settembre ed Aprile, ovvero l’area degli altipiani islandesi che va sotto il nome di Landmannalaugar, alle falde del vulvano Hekla, in quanto offre (oltre all’Aurora) anche degli scenari mozzafiato con coste frastagliate a picco sul mare colpite violentemente dalle impetuose onde dell’oceano.